Le fasi di realizzazione del cimitero hanno il via poco dopo la catastrofe del Vajont della notte del 9 ottobre 1963 in cui morirono 1450 persone nella sola Longarone e distrutto oltre il 90% del patrimonio edilizio.
Il coinvolgimento di Avon, Tentori e Zanuso si colloca nell'arco di tempo tra il 1966 e il 1972, due anni dopo l'inizio del dibattito riguardante la complicata ricostruzione urbanistica di Longarone.
Dopo numerosi scontri tra il nuovo piano urbanistico su progetto di Samonà e il comitato sopravvisuti, viene ad Avon è assegnato il compito di mediare tra i due, con il ruolo di progettista delle scuole elementari e medie, del cimitero comunale di Muda Maè e delle tre tipologie abitative (case a torre, blocchi in linea e abitazioni a schiera).
Ma torniamo al cimitero.
L'incarico gli viene affidato dal Genio Civile di Belluno nel 1966 ma è poi lo stesso Avon che nominerà anche Tentori e Zanuso. Il problema è quello di stabilire il contributo di ciascuno dei tre progettisti: si può con ogni probabilità affermare che la soluzione sia stata concordata assieme nel 1966, sviluppata poi da Zanuso a Milano e infine modificata e tradotta in elaborati esecutivi a Udine nella primavera del 1969.
La costruzione è terminata soltanto nel 1972 a seguito di aspri contrasti tra il Genio Civile e il Comune di Longarone.